Si fa presto a comprare la "palmetta"
.....
da far benedire la
domenica delle palme: un'occhiata distratta e se ne prende
una qualsiasi nella prima bancherella che capita, anche se è
quasi verde, giusto per avere qualcosa in mano da far
benedire.
"U burdigotu" è attento nello
scegliere il Suo "parmurelu" perchè, lo terrà in casa tutto
l'anno fino alla prossima domenica delle palme quando,
sostituito da quello fresco, verrà bruciato .... è sempre
benedetto e non deve subire l'onta della spazzatura; al
momento dell'acquisto si valutano le foglie,
gli intrecci, le figure rappresentate e che il tutto non sia
fissato con quelle orribili graffette o con la colla!
Ma andiamo per ordine ....I semeli:
Queste opere che possiamo
definire artistiche sono solo la conclusione di un impegno
avviato circa 9 mesi prima dal "Parmurà".
Non
possiamo non ricordare gli ultimi autorevoli "Parmurà"
tradizionali come Ampelio Palmero e Luciano Traverso.
Attualmente non si conoscono
parmurà tradizionali, anche in considerazione delle
nuove tecnologie.
Il Parmurà si arrampicava
agilmente utilizzando un cappio di corda che avvolgeva il
tronco della palma e passava sotto le ascelle, lasciando le
braccia libere nei movimenti fino ad arrivare al ciuffo
palmato - normalmente all'altezza di circa 20 metri da terra
- utilizzando le
vecchie “sepe” cioè i fondi di
rami tagliati negli anni precedenti, per aiutarsi nella
scalata; con precisi colpi d'accetta incideva la base dei
rami per poterli piegare verso l'alto
e legarli strettamente, in modo da avvolgere il cuore della
palma (occhio) in assenza di luce per almeno otto mesi.
Successivamente, in prossimità della domenica delle palme,
avviene la slegatura dei rami ed alla raccolta dei giovani
rami interni, rimasti al buio, diventati di color bianco o giallo pallido (semeli) e si
procede alla scelta di quelli più idonei per l'intreccio dei
"parmureli"
Ecco la sequenza fotografica eseguita nel sito del
Beodo, dove si è proceduto alla raccolta di alcuni "semeli"
che verranno utilizzati nel prossimo corso introduttivo
all'intreccio dei parmureli, organizzato dalla Cumpagnia per
le serate dell'8, 9 e 10 marzo.
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